LIBRI D’ARTISTA

RICORDI
Per un autore che a vent’anni consumava le ore e le giornate chino sul proprio quaderno, poi sulla macchina da scrivere, e dunque al computer, pubblicare vuol dire anzitutto pubblicare per editori di prestigio, grandi editori, editori storici. Lentamente ti stai allestendo una tua libreria, scaffali divisi per editore, e gli scaffali poi diventeranno librerie, e la tua raccolta di libri una biblioteca con alcune migliaia di opere. Nel tempo, negli anni, nei decenni. Nel frattempo hai pubblicato, se sei stato bravo e anche fortunato, sei arrivato a Einaudi, a Mondadori, a Feltrinelli, a Rizzoli, a Laterza o a Bompiani, tra gli altri, se no hai pubblicato per editori meno blasonati, ma non vuol dire meno interessanti, ovviamente. A parte di tutto questo mondo, c’è l’editoria artistica, con alcune persone che semplicemente appartengono ad un altro sentimento del tempo. Ne ho incontrati diversi e ho avuto il piacere, anzi, no, il privilegio, il godimento perchè no, di pubblicare con due di loro: Alberto Casiraghi e i suoi Pulcini Elefanti, e Luciano Ragozzino e le sue edizioni del Ragazzo Innocuo. Sono ricordi molto luminosi.
Qui ero con Ragozzino, nel suo laboratorio, a firmare le copie di un librino d’artista. Le parole sono arte, la carta è arte, i caratteri mobili sono arte, le litografie, le incisioni, i disegni, i colori, la china, le persone sono arte.
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