Percorsi Arbomonumentali

IN CAMMINO TRA I GRANDI ALBERI
d’Italia e del mondo

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Il dendrosofo Tiziano Fratus ha cucito veri e propri itinerari arbo-monumentali e dendrosofici per cercatori di alberi secolari in giro per l’Italia o in altri paesi. Eccone alcuni tracciati e reportages:

California | Fra i più annosi alberi del pianera

Mondo | Le più alte torri viventi

Giappone | Alberi e foreste

Italia | Sequoie d’Italia

Italia | Ficus d’Italia

La Stampa | Le foreste di Dino Campana

Il Manifesto | Faggete italiane Unesco – Il mondo tra i rami di una preghiera

Il Manifesto | Per un’Italia arbomonumentale

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Itinerari urbani e regionali

Nell’arco di un decennio Fratus ha lavorato a distinte tipologie di itinerari:
– itinerari urbani per Cercatori d’alberi (Milano, Monza, Mantova, Varese, Torino, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Caserta);
– itinerari locali e naturalistici (Friuli, parchi nazionali, parchi regionali, riserve, isola d’Elba, arboreti, selve e residenze di campagna, percorsi di montagna);
– itinerari dei Ficus della Baia di Moreton o Ficus macrophylla (Sanremo, Bordighera, Palermo e Cagliari);
– itinerari per cercatori di sequoie secolari (vai qui).

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Isola D’Elba

Un percorso dedicato invece ai castagni di Marciana, ai grandi pini della spiaggia di Lacona e di Porto Azzurro (Nonno Pino, lungo la strada che conduce al santuario del Monserrato) e al Giardino botanico dell’Ottone è pubblicata nel Manuale del perfetto cercatore d’alberi (terza edizione, Universale Economica Feltrinelli).

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Fratus ha disegnato un piccolo Itinerario per  cercatori d’alberi / Tree Seekers Path nel parco storico dell’Hotel Villa Ottone, a Portoferraio: quindici tavole bilingue in italiano e inglese per accompagnare il visitatore alla scoperta delle essenze arboree autoctone ed esotiche presenti nel parco storico che ospita due alberi secolari: il maggiore eucalitto dell’arcipelago e un leccio bicentenario. http://www.villaottone.com/

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Trieste e il Friuli

Un itinerario alla scoperta di alcuni grandi alberi di Trieste e la visita ad i suoi giardini, quali il parco del castello di Miramare, il nuovo roseto del Parco di San Giovanni (ex. ospedale psichiatrico) e il Giardino pubblico Muzio de Tommasini stanno per essere pubblicati nel saggio Il bosco è un mondo (Einaudi), in uscita nelle librerie il 20 marzo 2018.

L’Itinerario per cercatori d’alberi nel Medio Friuli è stato commissionato dal Progetto Integrato Cultura del Medio Friuli. Esso si dispiega nei territori di quattordici comuni della provincia di Udine: Codroipo, Camino al Tagliamento, Varmo, Rivignano, Teor, Bertiolo, Talmassons, Castions di Strada, Mortegliano, Lestizza, Sedegliano, Flaibano, Mereto di Tomba, Basiliano; tocca spazi verdi pubblici o facilmente accessibili, dove poter ammirare grandi alberi e curiosità botaniche. 

La presentazione al pubblico ha avuto luogo mercoledì 20 ottobre 2013 alle ore 21 presso la biblioteca civica di Codroipo, nell’ambito delle celebrazioni della Giornata Nazionale dell’Albero, nonché appuntamento della rassegna Biblioteca di genere, quest’anno dedicata al “paesaggio ambientale”.

>>> Itinerario per cercatori d’alberi nel Medio Friuli – parte prima (pdf, 2.29 mb)
>>> Itinerario per cercatori d’alberi nel Medio Friuli – parte seconda (pdf, 3.07 mb)
>>> Itinerario per cercatori d’alberi nel Medio Friuli – parte terza (pdf, 5.43 mb)

>>> sito del P.I.C. del Medio Friuli

Inoltre, itinerari dedicati ai giardini di Villa Badoglio, Villa Otteglio e Fraforeano sono pubblicati ne L’Italia è un giardino (Laterza), quello al parco di Villa Manin a Passariano ne L’Italia è un bosco (Laterza).

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Trentino e L’alto Adige

Tiziano Fratus ha dedicato molto lavoro alla scoperta del patrimonio arboreo monumentale e boschivo del Trentino Alto Adige e ne gha scritto sia sul quotidiani sia nei libri che compongono la sua dendroteca. Ne ha scritto su La Stampa e sul quotidiano di Trento, L’Adige. In dettaglio:
– visita ai tre larici “millenari” di Ulten e scansione del paesaggio delle due province alla ricerca di sequoie secolari, come descritto nel piccolo Il sussurro degli alberi (Ediciclo);
– due itinerari visitano la Scalinata dei Larici Monumentali in Val del Saent e il lago di Carezza / foresta del Latemar nel volume Il sole che nessuno vede (Ediciclo);
– due intinerai sono dedicati alla città di Merano: una prima escursione fra le splendide sequoie in L’Italia è un bosco (Laterza), una seconda nei giardini del castello di Trauttmansdorff, ne L’Italia è un giardino (Laterza);
– un itinerario, fra i più appassionati, è dedicato ai pini primigeni che si incontrano sulla cima dell’Alpe di Tramin, in Val Sarentino, Fratus ne ha scritto ne Il libro delle foreste scolpite (Laterza);
– altro luogo del cuore: la cembreta irregolare del Passo Manghen, a cavallo fra Val di Fiemme e Valsugana. Il resoconto è pubblicato nel volume Il bosco è un mondo (Einaudi). Nel medesimo volume si parla anche del grande castagno di malga Lusenegg in Val Gardena.

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Città di Mantova

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Itinerario per cercatori di alberi a Mantova – In collaborazione col Festivaletteratura

Su qualsiasi guida turistica di Mantova si trovano informazioni su Palazzo Ducale, Palazzo Te e altri monumenti storici della città. Tiziano Fratus ci porta a scoprire un’altra Mantova monumentale: quella degli alberi (pluri)centenari. Presenti in giardini privati e parchi pubblici, invisibili agli occhi incapaci di riconoscerli, questi alberi rappresentano una sorta di memoria biologica della città, non del tutto estranea a quella dei fatti storici. Durata del percorso: due ore.

Da PANORAMA – Dieci cose da fare a Mantova 
7 – Natura: Sono diversi gli incontri a tema ecosostenibile, ma ce n’è uno davvero speciale. Tiziano Fratus, ricercatore e mappatore di alberi centenari nel mondo, disegna una nuova carta geografica della città di Mantova, a base dei suoi monumenti verdi.

Inaugurazione: giovedì 5 (ore 17.30) e venerdì 6 settembre (ore 9.30) 2013 con partenza da Palazzo Te.
Replica il 21 novembre 2013 (ore 14.15), Festa dell’Albero
>>> vedi dettagli sul sito del Festivaletteratura
>>> scarica la mappa dell’Itinerario (pdf – 1,85 MB)
>>> programma della Festa dell’Albero 2013

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Roma, Tivoli, Bomarzo, Ninfa e Monte Cimino

Chilometro botanico di Villa Borghese – Dalla terrazza sul Pincio alla Valle dei Platani

Una passeggiata nel cuore di Roma alla scoperta del cedro del Libano messo a dimora nel 1854 e i platani orientali di inizio Seicento, probabilmente gli alberi più annosi della città eterna.

Itinerari disegnati nei parchi di Villa Torlonia, Villa Doria Pamphili, Orto botanico dell’Università, Villa Ada e Cimitero acattolico sono pubblicati nei volumi Manuale del perfetto cercatore d’alberi (Feltrinelli) e I giganti silenziosi (Bompiani). Il Manuale, inoltre, presenta l’elenco ragionato dei 35 alberi più grandi di Roma. Il cipresso di Michelangelo, presente nel complesso delle Terme di Diocleziano, è invece tappa nel libro in uscita Il bosco è un mondo (Einaudi).

Nel volume L’Italia è un giardino (Laterza) Tiziano Fratus visita diversi luoghi eccezionali del patrimonio naturalistico e storico-architettoni del Lazio: si parte dallo spettacolare parco di Villa d’Este a Tivoli al cinquecentesco Sacro Bosco o Parco dei Mostri di Bomarzo, ci si perde nell’incanto dell’Oasi di Ninfa, amatissimo e premiatissimo giardino cresciuto fra le rovine di un villaggio medioevale dimenticato, e si contempla la sontuosa faggeta del Monte Cimino, recentemente riconosciuta come patrimonio dell’umanitò dall’Unesco.

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Torino e Piemonte

[A] I grandi alberi di Torino
Tiziano Fratus ha iniziato a scrivere degli alberi di Torino ancor prima di iniziare a collaborare con il quotidiano La Stampa. Anzitutto ne scrisse nel volume Homo Radix (Marco Valerio Ed.), quindi approfondì nelle successive pubblicazioni Le bocche di legno (Marco Valerio Ed.), La linfa nelle vene (Nerosubianco) e Vecchi e grandi alberi di Torino (Fusta/La Stampa). Quindi nei libri di più recente pubblicazione, L’Italia è un bosco e L’Italia è un giardino, entrambi usciti per gli Editori Laterza, e poi soprattutto nel fotografico I giganti silenziosi (Bompiani).

[B] 4 Itinerari per cercatori di alberi per il Parco Regionale La Mandria, Venaria (TO)
Inaugurazione sabato 8 ottobre 2011, ore 15.00 – in collaborazione con Andrea Beretta.
>>> scarica la guida gratuitamente (pdf – 3,1 MB)
>>> itinerari sul sito de La Mandria: www.parcomandria.it/iti_alberi.php

[C] Itinerario dei parchi storici del Pinerolese
Inaugurazione domenica 1 luglio 2012, ore 9.00 – Biciclettata pensante in collaborazione con Pensieri in Piazza, Dire Fare Equosolidale, Cammini in Libertà
Tappe: Parco di Villa Prever (Pinerolo), Parco del Castello di Miradolo (San Secondo di Pinerolo), Parco del Castello di Osasco (Osasco), Parco del Castello di Macello (Macello), Parco di Villa Ceriana-Meynardi o Parco comunale di Buriasco (Buriasco), Parco storico Il Torrione (Pinerolo).

[D] Platani del Piemonte
Pubblicazione dedicata ai grandi platani monumentali e ultrasecolari dispersi nel paesaggio piemontese. Dal grande platano di Napoleone ad Alessandria al Platano di Alfieri Ad Asti, dagli Imbronciati al campo dei miracoli di Campiglione Fenile (TO) ai quattro custodi della tomba del cane Verter a Racconigi (CN), dal maggiore albero di Torino al parco della Tesoriera a platano che dovrebbe avere 470 anni a Luserna San Giovanni (TO).
>>> scarica il file gratuitamente (pdf – 10,6 MB)

[E] Parchi dei castelli di Racconigi, Venaria Reale ed Agliè
Un itinerario dedicato al vasto parco del castello di Racconigi è pubblicato nel volume L’Italia è un bosco (Laterza), mentre percorsi nei giardini e parchi dei castelli di Venaria Reale e Agliè sono inclusi nel successivo L’Italia è un giardino (Laterza).

[F] Giardini del Lago Maggiore botanici di Villa Taranto a Verbania
Ai giardini botanici di Villa Taranto a Verbania e Isola Madre a Stresa Tiziano Fratus ha dedicato molte visite e scritture. Un resoconto dettagliato del patrimonio presente a Villa Taranto è pubblicato nel Manuale del perfetto cercatore d’alberi (Feltrinelli). Il parco di Villa Faraggiana, a Meina (novarese) è illustrato ne L’Italia è un giardino (Laterza), mentre dei campioni dell’Isola Madre a Stresa ha scritto nella ribrica Il cercatore d’alberi che esce sul quotidiano La Stampa.

[G] Selva di Chambons e Bosco dell’Alevé
Due delle selve più belle del Piemonte montagnoso: la storica selva di Chambons, a Fenestrelle e la cembreta dell’Alevé in Val Varaita. Resoconti sono pubblicati nel volume L’Italia è un bosco (Laterza).

NEWS !! [H] I castanodonti del Piemonte
Un nuovo itinerario, dedicato ai grandi castagni della regione, è illustrato nel volume in uscita a marzo 2018, Il bosco è un mondo (Einaudi).

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Firenze e Toscana

Esplorazione fra alcuni dei giardini storici nella culla del Rinascinento. Un itinerario dedicato ai giardini di Boboli è pubblicato nel volume L’Italia è un giardino (Laterza), mentre degli splendidi alberi della città (Orto botanico, Bobolino, Parco Le Cascine,

Ne L’Italia è un giardino si visitano anche i grandi alberi presenti nel parco dell’ex villa medicea di Pratolino, alle porte del capoluogo, nonché gli Arboreti specimentali di Vallombrosa e La Piccola California del castello di Sanmezzano a Reggello.

Nel cuore della Maremma toscana fra vigneti e cerrete, castagneti e uliveti, a caccia di alberi secolari e monumentali. Un nuovo itinerario tracciato da Tiziano Fratus nei boschi del comune di Sassetta, fra sughere, castagni inginocchiati, cipressi, grandi querce e un splendida rovere verde di quattro secoli. E segnalazione di alberi di grande dimensione presenti nei comuni e nelle località della provincia di Livorno quali Piombino, Castagneto Carducci, Bolgheri, San Vincenzo, Suvereto, Monteverdi Marittimo. L’itinerario è stato presentato nel volume Gli alberi pensano al mare. Itinerari nei boschi di Sassetta e nella Maremma livornese (Edizioni della Meridiana di Firenze).

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Cagliari e la Sardegna

In collaborazione con il festival AlberiLibri di Marrubiu e Villa Verde – Un primo viaggio attraverso la Sardegna alla scoperta di poli di attrazione naturalistica, luoghi dell’isola dove incontrare alberi monumentali e millenari: gli olivastri millenari di Luras, gli ulivi plurisecolari del S’Ortu mannu a Villamassargia, la lecceta della Foresta demaniale di Montes, gli spettacolari Ficus macrophylla della città di Cagliari, il ginepro Casa del Poeta a Torre dei Corsari, i pini piantati da Giuseppe Garibaldi nella sua Casa Bianca a Caprera.

Cagliari ospita diversi grandi Ficus macrophylla: innanzitutto in Piazza Matteotti, dove sorge il maggiore esemplare per dimensione del tronco, messo a dimora nel 1883 quando venne inaugurata la stazione ferroviaria; quindi in Piazza Amendola e in via Roma. L’altra sede è l’Orto Botanico, dove ve ne sono diversi fra i quali la coppia concresciuta nella cosiddetta “cava romana”, il maggiore con circonferenza del tronco pari a 600 cm. L’orto botanico venne fondato nel 1864 e secondo i botanici sardi questi esemplari vennero messi a dimora negli stessi anni. L’itinerario è descritto nel libro L’Italia è un bosco (Laterza). Per quanto riguarda i grandi ficus della città di Cagliari essi sono presentati, con adeguato apparato fotografico, nel più recente saggio esplorativo I giganti silenziosi (Bompiani).

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Milano, Varese, Monza e la Lombardia

La Lombardia è la terra natia d Fratus. Egli ha quindi dedicato molte campagne di alberografie ai diversi territori, dalle montagne alla pianura, dalle città alla vasta provincia agraria.

Una prima esplorazione ha riguardato Como e Varese, di cui ha scritto nel volume Homo Radix (Marco Valerio Ed.), dunque si è concentrato su Milano, andando a tracciare nove itinerari per cercatori di alberi: Parco Sempione, Orto Botanico di Brera, Giardini pubblici Indro Montanelli, Giardini della Guastalla, Parco Trotter, Parco di Villa Litta, Parco di Villa Scheibler, Parco Ravizza, i grandi parchi del Nord, ossia Parco del Trenno, Parco Nord, Boscoincittà. Ha definito un elenco degli alberi monumentali della città di Milano. I testi furono racolti nel libello tascabile L’alber de Milan (Edizioni della Meridiana), la prima delle sue guide dedicate ad una singola città, con presentazioni e passeggiate che si sono sviluppate nei diversi giardini del centro, dai Giardini pubblici Indro Montanelli al Parco Sempione, dall’Orto botanico a Villa Litta, coinvolgendo la Libreria Monti in città, la Libreria della Natura, il Go Slow Social Festival, Tempo di Libri e il Museo di Storia Naturale, nonchè Alpes e Linnea Tours.

Un dettagliato capitolo dedicato ai grandi alberi di Milano e ai giardini del centro città è pubblicato nel volume L’italia è un giardino (Laterza), mentre quattro grandi alberi sono illustrati nel saggio I giganti silenziosi (Bompiani).

Al vasto parco di Monza e ai giardini di Villa Carlotta nel comasco sono dedicati capitoli nel volume L’italia è un giardino (Laterza). Una visita al parco di Villa Annoni a Cuggiono è contenuto ne L’Italia è un bosco (Laterza). I grandi alberi della Lombardia e delle sue città compaiono anche nel Manuale del perfetto cercatore d’alberi (Feltrinelli). Del boschi dello Stelvio si scrive ne Il libro delle foreste scolpite (Laterza). Il cedro cattedrale di Varese, il grande cerro (Rogolone) di Grandola ed Uniti, il larice ad arco della Valsaviore, in Adamello, infine sono descritti con amore ne Il bosco è un mondo (Einaudi).

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In Valle D’Aosta

Diversi itinerari attraversano la piccola regione a statuto speciale, una delle più avanzate nella tutela e nella valorizzazione del proprio patrimonio arboreo monumentale. Dal celebre tiglio di Sant’Orso, ad Aosta, con i suoi quasi cinquecento anni di età, ai giganti che guardano il Monte Bianco, il castagno di Derby a La Salle e il larice millenario di Morgex.

Alcuni itinerari sono stati pubblicati anzitutto nel volume La linfa nelle vene. Alberografie a Nord-Ovest lungo gli itinerari dei Grandi Alberi (Nerosubianco Edizioni, Cuneo – esautrito). Gli itinerari alla scoperta dei lariceti monumentali del Parco Nazionale del Gran Paradiso sono pubblicati nel volume L’Italia è un bosco (Laterza), mentre gli itinerari alla scoperta dei boschi di conifera sono inclusi nel volume Il libro delle foreste scolpite (Laterza).

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Genova, Sanremo, Hanbury e la Liguria

La liguria è stata oggetto di ripetute campagne alberografiche condotte nell’arco di un decennio da Tiziano Fratus. Esse hanno portato alla definizione dei seguenti percorsi:
Itinerari nella riserva speciale Giardini Botanici Hanbury di Ventimiglia;
Itinerario nel castagneto monumentale di Grou (con Marco Macchi), Castelvittorio;
Itinerari nei parchi storici delle ville genovesi: Orto botanico, Parchi di Nervi, Villa Pallavicini;
Itinerario nel parco botanico di Villa Negrotto Cambiaso ad Arenzano e Villa Serra a Sant’Olcese.
Una descrizione dell’Orto botanico di Genova e dei Giardini Hanbury di Ventimiglia sono pubblicate ne L’Italia è un bosco (Laterza), mentre visite ai parchi di Villa Negrotto Cambiaso, Villa Serra, Genova Nervi, nonchè al cimitero monumentale di Staglieno impreziosiscono il volume I giganti silenziosi (Bompiani).

Il Ficus macrophylla var. macrophylla, protagonista arboreo di città quali Reggio Calabria e Palermo e Cagliari, è altrettanto presente nella parte terminale della Costa dei fiori, in provincia di Imparia, in particolar modo tra Sanremo e Ventimiglia. Tiziano Fratus e Marco Macchi hanno cucito due itinerari che attreversano gli abitati di Bordighera e Sanremo, per il volume Itinerari dei Ficus della Baia di Moreton a Sanremo e Bordighera (Edizioni Strade, Imperia), presentato in varie occasioni e passeggiate, quindi materiali riveduti e pubblicati ne L’Italia è un giardino (Laterza).

Itinerario Bordighera: percorso che unisce i due Ficus macrophylla del Museo Biblioteca Clarence Bicknell e i due esemplari di inizio Novecento nelle piazze antistanti il municipio.

Itinerario Sanremo: lungo percorso che attraversa i giardini e i parchi delle ville storiche della città, da Villa del Sole e Villa Joseph a Villa Ormond e Villa Zirio, dal Tribunale ai giardini di Corso degli Inglesi e Regina Elena del quartiere Pigna, e ancora Largo Nuvolini e Hotel Eletto.

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Bologna e l’Emilia Romagna

Ai grandi alberi della città di Bologna sono dedicati capitoli nel recente volume I giganti silenziosi (Bompiani), presentato recentemente alla Festa degli Alberi del capoluogo emiliano: Orto botanico, platano di Piazza Malpighi, platani dei giardini della Montagnola e sequoia del Parco Melloni.

In precedenza alcuni itinerarierano stati al centro di una campagna di alberografie condotta da Tiziano Fratus e da Lorenzo Olmi, confluiti nel volume Questi occhi mettono radice. Alberografie nel cuore dell’Emilia Romagna (Mucchi Editore, che fu presentato a Cà Shin a Bologna, alla sagra del Castagno Biondo di Sasso Marconi, alla Libreria dei Colli e ai Giardini Margherita di Bologna, alla Festa del castagneto e alla biblioteca di Pavullo nel Frignano.

Un percorso dedicato ai grandi castagni del modenese e del bolognese è pubblicato nel volume L’Italia è un bosco (Laterza).

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Napoli, Caserta, l’Irpinia e Ischia

Fra le molte meraviglie della regione Campania di certo figurano villa coon grandiosi parchi e alcuni dei nostri più amati alberi monumentali. Nella vivissima città di Napoli Tiziano Fratus ha incontrato alcuni patriarchi vegetali, quali le magnolie e il canforo dei giardini e del Real Bosco di Capodimonte, i tanti splendidi esemplari del Real Orto botanico, i parchi delle ville Pignatelli, comunale e Floridiana. Gli esiti di questo lavoro sono sbocciati nel volume I giganti silenziosi (Bompiani). Alcune visite tra gli alberi dell’Irpinia e del capoluogo sono state documentate nella serie di doc Grandi alberi d’Italia in onda su Rai 3 a Geo e ora disponibili su Rai Play.

Caserta è stato un potente richiamo, sia grazie alla magnificenza della sua via d’acqua che si allunga nel cuore della città per circa due chilometri, e nondimeno per i grandi alberi conservati all’adiacente giardino inglese. Di questo ha scritto nel volume L’Italia è un giardino (Laterza), volume nel quale ha anche descritto lo splendido giardino esotico de La Mortelle, all’Isola d’Ischia, patria di una ricchezza floreale insolita ma anche di architetture contemporanee davvero straordiarie, quali il Tempio del Sole.

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Palermo e la Sicilia

Palermo è la città del sud Italia che Fratus ha visitato più volte. Grazie alla collaborazione avviata con l’ex. direttore dell’Orto Botanico, il prof. Francesco Maria Raimondo, e l’ospitalità dello stesso Hortus, nonché a successive collaborazioni con la libreria Modus Vivendi e l’associazione Sguardi Urbani, sono state condotte molte alberografie, alla ricerca di grandi ficus, di cui Palermo è la regina italiana indiscussa, e tante altre bellezze botaniche sparse per l’intera isola. Un resoconto dei primi viaggi è pubblicato nel Manuale del perfetto cercatore d’alberi (Feltrinelli), visitando ad esempio il castagno dei cento cavalli o cavalieri a Sant’Alfio, sulle pendici dell’Etna, la quercia di Contrada Muti, i carrubeti di Cave d’Ispica, gli ulivi di Rosolini e Avola, nel ragusano, i giardini del castello di Donnafugata, il lentisco serpentiforme nella riserva del Monte Irminio alle porte di Ragusa, nonchè l’Orto botanico di Palermo. Successivamente sono stati dedicati lavori specifici, con ampia documentazione fotografica, portando ad esempio al volume Il bosco di Palermo (Edizioni della Meridiana), con contributi di Giuseppe Barbera e il prof. Raimondo. La mostra fotografica connessa al libro è stata presentata alla manifestazione La Zagara ed è rimasta in esposizione all’Orto botanico di Viale Lincoln per sei mesi. Ulteriori approfondimenti sono poi stati pubblicati nei volumi laterziani L’Italia è un bosco e L’Italia è un giardino, e infine ne I giganti silenziosi (Bompiani), nel quale Fratus ha avuto modo di documentare il più annoso albero del capoluogo, il solitario cipresso del Monte Grifone.

I Ficus macrophylla di Palermo sono i più grandi alberi esotici d’Europa. Dall’orto botanico dove radica l’esemplare messo a dimora intorno al 1840 al gigante di Piazza Marina, nel Giardino Garibaldi, dove è stato collocato nel 1863, ai gioielli vegetali del Giardino Inglese, Palazzo Jung, dei parchi delle ville storiche Trabia, Malfitano, d’Aci-d’Orleans al parco del presidio ospedaliero di Villa Sofia, dal Viale delle Magnolie al giardino della Palazzina Cinese, nella vasta area del parco della Favorita. Altri alberi di grande dimensione si trovano in posti non sempre accessibili quali Villa Napoli, Palazzo dei Normanni, Teatro della Verdura, Villa Paino, mentre un esemplare secolare di Ficus elastica decora è presente nello spiazzo centrale di Palazzo Pantelleria. Anche l’albero di Falcone, presente all’ingresso dell’abitazione del magistrato assassinato, in via Notarbartolo, è un Ficus macrophylla.

Per poterne godere Fratus ha tracciato tre ipotetici itinerari che si possono visitare nell’arco di tre giorni distinti o consecutivi:
A) Orto Botanico, Parco di Villa Giulia, Porta dei Greci, Bastioni di Foro Umberto I, Giardino Garibaldi di Piazza Marina, Parco di Villa d’Orleans;
B) Parco di Villa Malfitano Whitaker, Parco di Villa Trabia, Giardino Inglese, L’albero di Falcone, Giardini di Piazza Unità d’Italia, Viale delle Magnolie, Parco di Villa Sperlinga;
C) Parco di Villa Sofia, Parco della Favorita, Giardino della Palazzina Cinese, Città dei Ragazzi, Giardini di Piazza Niscemi, Parco di Villa Niscemi, Teatro di Verdura.

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