Premio Lorenzo Montano

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ANTEREM

RIVISTA DI RICERCA LETTERARIA
Premio di poesia e prosa
Lorenzo Montano
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V E N T I S E T T E S I M A  E D I Z I O N E  ( 2 0 1 3 )
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Sezione “Opera edita”
Patrocinio: Provincia di Verona
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Poeti finalisti

Alessandro Assiri, In tempi ormai vicini, Edizioni Cfr 2013; Antonio Bux, Trilogia dello zero, Marco Saya Edizioni 2012; Peter Carravetta, L’infinito, Campanotto Editore 2012; Alessandro Ceni, Parlare chiuso (Tuttelepoesie), Puntoacapo 2012; Biancamaria Frabotta, Da mani mortali, Mondadori 2012; Tiziano Fratus, Gli scorpioni delle Langhe, La Vita Felice 2012; Patrizia Gioia, TITA, su una gamba sola, Mille Gru 2012; Alberto Mori, Esecuzioni, Fara 2013; Silvia Rosa, Solo Minuscola Scrittura, La Vita Felice 2012

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Dalla prefazione di Giovanni Tesio – «Qualcosa nel mondo poetico di Tiziano Fratus è cambiato […] A stupire nel “secondo” Fratus è – insieme con un rasoterra che va in cerca quasi di un’esibita atonalità, l’associata esigenza di un dire trasparente, che non cerca più gli incroci spericolati della congerie […] si è fatto domestico e ha fatto respirare anche le parole di quella che chiama “poesia ambientale”. […]
Fratus imbarca orienti e occidenti in un atlante espanso di geografie emozionali o emotive. E va in cerca di sé dentro quel respiro planetario, cui si richiama la “terra madre”. […] Tutto questo si traduce in una sorta di apertura infinita, di fraternità o fratellanza dichiarata […] Poesia come “umanità in cerca di un abbraccio”. Nell’età delle passioni tristi, e dell’incapacità di amare (…), la voce della poesia continua – attraverso Fratus – a proporci le emozioni più robuste e vitali.
[…] il nuovo libro, che in parte attinge al passato e più robustamente coniuga il presente (denota) un tratto fortemente visivo e a volte visionario: come se tutto si traducesse in una vista talmente acuta da trasformarsi in visione. […] Un secondo tratto, più narrativo: ossia la buona disposizione a raccontare le storie (personaggi, incontri, situazioni che da quella visività affiorano). Un terzo tratto – stilistico – di forte vigilanza e di grande controllo espressivo. E ovunque una disposizione non già all’emozione dichiarata ma piuttosto all’immagine che la dice, all’incontro che la sviluppa, al dialogo che la suggerisce, al tu che l’accoglie.»

Dalla nota critica di Rosa Pierno, in Carte nel vento: «Da quali insondabili delicatezze derivano questi versi che Tiziano Fratus distilla! Venuti alla luce attraverso una decantazione favorita dalla capacità di essere in dialogo con la natura, di ascoltarne le voci e i modi, di imparare tramite la sua lezione una modalità di essere al mondo.»

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