Premio Ceppo Natura

Il Tempo del Ceppo – Premio letterario a Pistoia
Premio speciale Natura 2012

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Il percorso di Tiziano Fratus riceve l’importante riconoscimento dell’accademia pistoiese

L’Accademia del Ceppo è un’istituzione che opera a Pistoia da oltre mezzo secolo, ogni anno attribuisce un premio internazionale dedicato alla narrativa; dal 2007 sono stati aggiunti il premio alla letteratura per l’infanzia e ragazzi, un premio speciale dedicato a tematiche ambientali e naturalistiche.

Il premio speciale Ceppo Natura è stato consegnato, negli anni scorsi, a Pia Pera, Francesco Guccini, Fernando Bandini, Gianni Celati e Folco Quilici. Nel 2012 il premio è attribuito a Homo Radix di Tiziano Fratus.

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Tiziano Fratus durante la cerimonia di premiazione al Ceppo Natura

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Motivazione

Una sorta di journal intime che registra stati d’animo, impressioni, suggerimenti di lettura accanto alla descrizione di rari esemplari di alberi secolari incontrati e “vissuti”.

Tiziano Fratus vince il Premio Ceppo Natura 2012 per aver incentrato in maniera esemplare la sua ricerca poetica sull’incontro tra uomo e natura come occasione di riflessione sull’essere umano attraverso il recupero di un rapporto ancestrale con l’ambiente naturale. Il giovane autore, attraverso un itinerario creativo che parte da un’intensa produzione di liriche, approda, dopo numerosi viaggi e una serie di esposizioni fotografiche dedicate al paesaggio arboreo monumentale italiano e internazionale, alla costituzione di uno strutturato progetto letterario, come opera in continua evoluzione, che vede confluire in una scrittura nitida e dalla forte componente diaristico-documentaria la sua esperienza in qualità di “cercatore di alberi”.

Nel progetto complessivo – educativo e culturale insieme – che va sotto il titolo di “Homo Radix” che il Ceppo premia in questa prima edizione del Ceppo Natura, si ritrova la stessa spinta alla scoperta e alla conoscenza che mosse, nel primo Ottocento, le spedizioni del botanico tedesco Alexander von Humboldt, unita alla migliore letteratura di viaggio: dai giornali di bordo redatti dal navigatore britannico James Cook (1728-79), dove alla registrazione documentaria si affiancavano profonde considerazioni sull’umanità, sul significato di civiltà e sull’appartenenza a un ecosistema, sino alla fluidità della “prosa spontanea” di Jack Kerouak.

L’articolata opera dedicata alla ricerca, mappatura, descrizione e valorizzazione del patrimonio arboreo monumentale si concretizza nella cura di pubblicazioni dedicate al territorio italiano (i taccuini per cercatori di alberi), nell’attività di guida in percorsi naturalistici fino al volume Homo radix. Appunti per un cercatore di alberi (Marco Valerio, Torino 2010) e fino all’ancora inedito Giona delle sequoie. La migliore scrittura di Fratus è una sorta di journal intime che registra stati d’animo, impressioni, suggerimenti di lettura accanto alla descrizione di rari esemplari di alberi secolari incontrati e “vissuti” in un’attenta ricognizione che parte dall’Italia e si allarga a tutto il pianeta. Fratus si distingue quindi per la peculiare declinazione di “scrittura ambientale” che, rimandando alla figura archetipica dell’albero come connessione tra cielo e terra, si pone come apertura a una conoscenza non solo del territorio ma anche delle proprie radici, legame quanto mai necessario in un tempo di ossessione per il nuovo com’è quello attuale.

Il Presidente della Giuria – Paolo Fabrizio Iacuzzi, Accademia del Ceppo di Pistoia.

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Ceppo Natura al cercatore di alberi Tiziano Fratus, La Nazione, lunedì 19 marzo 2012.