Recensione su Il Manifesto

SE ALBERI E ESSERI UMANI SI ABBRACCIANO

Una dettagliata navigazione de Una foresta ricamata (Mimesis) da parte di Niccolò Nisivoccia è apparsa ieri sulle pagine del quotidiano Il Manifesto.

«Il libro è composto da poesie (tutte calligrammatiche, e cioè in forma di figure, perlopiù proprio di alberi), pagine narrative, personali, intime, saggistiche: ma quel che ne risulta è un’opera priva di confini, aperta al mistero della vita […] Sono pagine bellissime, quelle che Fratus dedica al padre. Ma cosa c’entrano con la natura, e con gli alberi? C’entrano eccome, perché penetrare il mistero di un padre significa questo: prendere atto che l’unico senso della vita può consistere nella sua continuità, immaginando radici che corrono sottoterra a tenere unito il passato al presente da un lato, il presente al futuro dall’altro. Si tratta allora di costruire foreste, di mettere radici, proprio come fanno gli alberi: “lunghe, chilometriche, labirintiche radici che sostengono le selve dei nostri amati padri spirituali, un santuario tutto nostro che ci segue ovunque andiamo, proiettato dentro di noi, vivo per noi soltanto”. Non parliamo più solo dei padri e delle madri “che abbiamo” ma anche dei padri e delle madri “che scegliamo”: è una foresta ancora più vasta, una “consapevolezza nuova e salvifica”, un respiro più profondo, che arrivi infine ad abbracciare, per quanto possibile, “ogni anima vivente”, “tutte le anime del mondo”»

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A voi la lettura!