Orchestra dei semi

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QUEL CHE CHIAMIANO NATURA E’ BENEVOLO O MALEVOLO?

Quante volte ci siamo interrogati sulla natura della cosiddetta natura? Un albero ci percepisce? Esiste nei boschi un sentimento prossimo a quelli che noi nutriamo, umani fra gli umani? Se noi amiamo un larice di cinquecento anni che torniamo a visitare una volta l’anno, questo “individuo” che ha ingannato il tempo, sa / sente / riconosce la nostra presenza oppure resta completamente distaccato, ignaro? La natura è benevola, in qualche misura, con la nostra specie, oppure è un fabbro indaffarato nel proprio vivere e sopravvivere?

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© Tiziano Fratus
Inedito, Casa del leccio, 2020.

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