Piccolo diario invernale

Piccolo diario quotidiano / Ritiro invernale 2022-2023

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31 dicembre, orto e studio, Casa del leccio

Accenni di primo sole, la luce ci invita ad intraprendere il cammino. Boschi incendiati sulla collina. La pace del Buddha è rigenerante ad ogni ora, ma all’alba… dagli alberi assopiti gli uccelli si richiamano con calma, precisi, chirurgici. Prati congelati, orto di cristallo. C’è aria nell’aria

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1 gennaio, orto e studio, Casa del leccio

Ai piedi delle Alpi i boschi non hanno dormito, e anche le radici delle case vecchie sono rimaste sveglie. Ma all’alba, finalmente, è fiorita la pace senza attesa. Anche i pettirossi e le cince hanno ricominciato a cercare i semi di girasole nei sottovasi, i resti di pane sbriciolato

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2 gennaio, orto e studio, Casa del leccio

Laggiù due cani corrono, un punto bianco e un punto nero. Un uomo li accompagna. Finzioni di prima mattina, ripetizioni ogni volta diverse. Prove di teatro d’inverno, prove di un teatro in inverno

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3 gennaio, orto e studio, Casa del leccio

Da vivi i santi non esistono, ma esiste la santità, esiste l’uomo (o la donna) che decide di tendere a. Così forse non esistono i boschi, dove nasce e dove muore un bosco? Esiste la boscosità…

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8 gennaio, giardini della villa comunale, Rapallo

Avvolto nel parlamento di queste gocce di pioggia mi ubriaco al dissetarsi degli alberi, ascoltano il mare nutrire lo sguardo dei passanti e chissà che sete in certi istanti, chissà che fame, chissà che rapimento.

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9 gennaio, orto e studio, Casa del leccio

Alla nebbia piace confondere gli alberi. Dov’è il sole, chiedono? Prova adesso a vedere dove sorge e dove cresce, ripetono, ma gli alberi conoscono il valore del pazientare silenti nelle proprie radici.

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11 gennaio, orto e studio, Casa del leccio

Il buio e le luci nelle case. Sentieri emotivi, respiri, il giorno delle intenzioni cullato prima del giorno maestoso. Noi continuiamo, non smettiamo di credere…

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28 gennaio, boschi intorno al Lago Piccolo

I galli feriscono la notte, la scuotono, l’avvertono. Forse è ora di alzarsi, lo ripetono alla notte o al sole? Pioggia d’ali, vento d’acqua, abito di passi e cinguettii. Cammino, il suolo.

 

31 gennaio, campi infreddoliti nel torinese

Ogni mattina il canto degli uccelli ci ricorda che siamo al principio di ogni gesto, alla radice di ogni parola, al concepimento di ogni intenzione.

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27 febbraio, orto e studio, Casa del leccio

Di nuovo la neve ha rivestito il bosco, piante decorate dal silenzio pronto a frangersi al battere di un’ala. Un soffio si congela e dentro potrei addirittura scriverci. Tutto questo bianco ci accecherà?

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