PIANIFICATE LA VOSTRA VISITA IN UNO DEI PIU’ SORPRENDENTI GIARDINI BOTANICI D’EUROPA
TACCUINO DEL CERCATORE DI ALBERI
GIARDINI BOTANICI HANBURY
di Tiziano Fratus e Mauro Giorgio Mariotti
Edizioni della Meridiana, Firenze
Collana: Taccuini per cercatori di alberi
200 pp, vol. ill. colore, € 12.00
Isbn 9788860071927
I Giardini Botanici Hanbury sono uno dei luoghi più celebri della conservazione e dell’acclimatazione botanica della Liguria nonché uno dei punti focali di richiamo del turismo britannico ed europeo nel nord Italia. Thomas Hanbury arrivò da Londra in un’epoca in cui il paesaggio ligure suscitava grande fascinazione nell’immaginario d’oltremanica, come testimoniano i tanti acquisti e interventi sul territorio di personalità quali Clarence Bicknell a Bordighera e di diversi ricchi possidenti a Sanremo. Hanbury acquistò Capo Mortola e il vecchio Palazzo Orengo nel 1867, in pochi anni fece sistemare l’edificio, costruire la terrazza panoramica rivolta al mare, chiamò il giovane giardiniere Ludovico Winter che mutò la dislocazione dei sentieri e incentivò la messa a dimora di specie provenienti da tutto il mondo, andando ad affiancare i pini della macchia mediterranea, i cipressi italiani, gli agrumi e i vecchi ulivi che da alcuni secoli popolavano quest’area brulla. Concorsero all’edificazione di quelli che diverranno i giardini botanici più importanti del nord Italia anche i consigli, la cura e le azioni di Daniel Hanbury, fratello di Thomas e colui che mise a dimora alcuni degli alberi più celebri, Gustave Thuret che dal 1857 dirigeva un celebre giardino ad Antibes, il botanico Gustave Cronomeyer che curò la pubblicazione del Catalogo alfabetico delle piante cresciute all’aria aperta del 1892, strumento essenziale per la comunicazione con i botanici e gli studiosi del resto del mondo.
I Giardini Botanici Hanbury rappresentano una delle aree protette più frequentate in Italia, oltre cinquantamila visitatori l’anno. Agli alberi più vecchi, alcuni ulivi di circa quattrocento anni, si alternano le spettacolari melaluche di origine australiana, i grandi eucalipti, i cipressi del nord e del centro America, i cipressi himalayani, le profumatissime jacarande argentine, i pini e le palme dell’arcipelago delle isole Canarie, i ficus australi. Tre alberi monumentali riconosciuti dalla regione Liguria: la spettacolare Araucaria cunninghamii, il poderoso Cupressus lusitanica, un affascinante Eucalyptus globulus (che si trova in una sezione chiusa al pubblico, il Vallone). Il volume offre al lettore cinque itinerari guidati all’interno della riserva, nuove misurazioni, schede storico-botaniche dedicate a trentaquattro specie rare e notevoli, l’elenco dei dieci più vecchi alberi messi a dimora dal 1867 al primo decennio del XX secolo, nonché, in appendice, una curiosa guida ai grandi alberi da visitare in Costa Azzurra e nella Liguria di Ponente.
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