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Ieri, giovedì 26 ottobre, è uscito un lungo articolo dedicato alla cultura degli alberi: Perchè ci piace tanto fotografare gli alberi. É apparso su °7°, il settimanale del Corriere della Sera.
Estratto
«Ci sono arbonauti meno mainstream: per loro la vicinanza all’albero è spesso una forma di meditazione. Sono quelli che visitano, come fossero monumenti, i “giganti silenziosi” vicini a casa, magari raggiungendoli a piedi. I giganti silenziosi (Bompiani, 368 pagg., euro 25) è il titolo dell’ultimo saggio di Tiziano Fratus, poeta e “dendrosofo”, cioè filosofo degli alberi, che a meditare su di loro e a scriverne ha trascorso perlomeno l’ultimo decennio. Si definisce “uomo radice”, cioè «persona che cerca connessioni spirituali con la natura, i boschi, gli alberi». Pratica quella che chiama “alberografia”, cioè «navigare giardini, vallate e città documentando la presenza di alberi eccezionali e delle loro storie». Come quelle raccolte nel suo saggio, che somiglia a una guida turistica delle maggiori città italiane: solo che al posto di chiese e musei ne censisce gli alberi eccezionali».
Si ringrazia la giornalista Irene Soave.
Buona lettura!