UNA POESIA DI WILLIAM STANLEY MERWIN
William Stanley Merwin è stato un poeta americano. Ha vissuto fra il 1927 e il 15 marzo 2019. Fin da ragazzo ha dimostrato di essere un poeta di grande valore, la sua prima raccolta di versi, A Mask for Janus (Una maschera per Giano), fu selezionata da William Hugh Auden e pubblicata nella Yale Younger Poets Series della Yale University. Negli anni ’60 si battè contro l’impegno americano nella guerra del Vietnam, nel decennio successivo si spostò nelle isole Hawaii per studiare buddhismo 
col maestro Robert Aitken, iniziando una nuova fase della propria scrittura, dedita alla meditazione e all’attenzione per i linguaggi della natura. A Maui il poeta acquistò una proprietà per impedire che una piantagione di ananas e palme venisse abbattuta. Vi è rimasto fino al giorno della sua morte.
La sua poesia e la sua intensa attività di traduttore hanno ricevuto i massimi riconoscimenti; nel 2010 Merwin è stato insignito della maggiore onorificenza per un poeta, Nobel a parte, divenendo Poeta Laureato dalla Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti d’America. Per chi fosse interessato consiglio l’antologia The Essential W. S. Merwin, a cura di Michael Wiegers, Copper Canyon Press.
C’è una sua poesia contemplativa che amo particolarmente, si intitola Place e appartiene alla raccolta The Rain in the Trees (La pioggia fra gli alberi, 1988). Mi sono permesso di tradurla ed eccola a voi. Buona lettura.
.
Luogo
Nell’ultimo giorno del mondo
vorrei piantare un albero
per quale ragione
non per il frutto
l’albero che indossa il frutto
non è quello che è stato piantato
Desidero che l’albero stia dritto
nella terra per la prima volta
col sole che sta già
calando
e l’acqua che sta
bagnando le radici
nella terra colma di morte
e le nuvole che passano
una ad una
sopra le sue foglie
.
[Traduzione a cura di Tiziano Fratus, testo dapprima pubblicato nel volume Interrestràre. Quaderno di meditazioni, Lindau, 2019, quindi rivisto e aggiornato in data domenica 22 marzo 2020].
Studio Homo Radix 