Foreste in lockdown e un ricordo di Gianpietro Sono Fazion

OGGI SULLE PAGINE DE IL MANIFESTO

Oggi siamo parecchio nostalgici sulle pagine de Il Manifesto. Anzitutto la nuova puntata della rubrica °Arbor maxima°, questa volta dedicata alla mancanza – fisica, psicologia, simbolica – delle foreste di conifera delle nostre montagne, come ad esempio le cembrete del Passo Manghen in Trentino, la pineta dell’Alevè in Piemonte, il bosco di cirmoli e abeti alle spalle della Malga Ra Stua sopra Cortina. Titolo: Foreste in lockdown, nell’inserto ambientalista L’ExtraTerrestre. E poi ricordiamo una figura scomparsa da qualche mese, uno studioso e praticante del buddismo zen, uno scrittore, un poeta, un artista di land-art degli albori, insomma, un signore dalla barba folta che ha sempre ricercato a suo modo la verità del mondo. Lui si chiamava Gianpietro Sono Fazion. Conoscerete per il tempo di qualche riga la sua figura, le sue parole, il suo esempio, e anche la Cristina, la sua amata tartaruga monaca. Potete trovare gli articoli già caricati sul sito del quotidiano, basta fare una ricerca per autore nell’Archvio online, ma fate due passi dal vostro edicolante / tabaccaio e comprate questo giornale che ha bisogno di voi.

Grove dei cirmoli Giganti, Cembreta del Passo Manghen

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