UNA LETTURA DI SOGNI DI UN DISEGNATORE DI FIORI DI CILIEGIO
Domenica 13 settembre, pagine culturali del quotidiano La Verità
Il canto di un amante della natura per salvarsi dai catastrofisti verdi di Giuliano Guzzo.
Estratto: «Un affascinante slalom tra poesia e prosa […] Una chiara esortazione alla riscoperta di una dimensione trascurata, che sa di ecologia e di spiritualità […] Emerge così il tema dell’infanzia, “in parte reale e ricordata, in parte immaginata, che reclama unità a qualcosa di intangibile che vive sepolto dentro di noi”. Ecco che allora i boschi, oltre ad essere luoghi di distacco dallo smog, diventano anche luoghi interiori, spazi condivisi dove i silenzi che ciascuno si porta dentro e quelli che si sperimentano tra rami e foglie si toccano, in una comune evasione da tutto ciò che resta sullo sfondo. Sogni di un disegnatore di fiori di ciliegio da questo punto dì vista ha pure una valenza saggistica, nel senso che sa di appello antropologico, di paradossale ritrovamento dell’uomo nei luoghi dove l’uomo non è più e non è ancora.»
Buona lettura!