MEDITAZIONE
E noi cerchiamo l’alba
per perdere noi stessi,
per dimenticarci chi siamo
o chi intendiamo diventare.
Tra i pipistrelli il tempo
è assenza di luce, il loro
confabulare intermittente
scandisce il conto alla rovescia,
prima che il sole sorga di nuovo
e li inchiodi negli spazi stretti
di un sottotetto, una grotta,
un fienile dimenticato.
L’alba tra i pipistrelli
è una corsa all’ultimo volo,
oscillazioni, caccia, raccolta
e redistribuzione delle risorse,
cose grosse per minuti
mammiferi volanti grandi
come il pugno di un bambino.
L’alba per noi umani è cibo
dell’anima, sediamo, rinunciamo
e respiriamo senza occhi,
alberi inattesi senza radici.
E loro setacciano quegli stessi
spazi densi di insetti e dei nostri
pensieri a fumetto, tagliati via, abortiti.
Forse è per questo che il loro vello
– se così si può dire – è scuro
come la notte, come l’inchiostro