UNA RECENSIONE
Il Manuale per giovani inventori di alberi e foreste oggi su Le Monde Diplomatique
A pag. 22 : A comporre il divertente albo per orientarsi nelle selve è Tiziano Fratus, scrittore, filosofo del verde e della wildness, grande cercatore di alberi e qui, aiutato dalle illustrazioni di Martina Andonova (Manuale per giovani inventori di alberi e foreste, Gribaudo), descrive a modo suo. Come la peonia dei ragni, pianta che cresce “nei giardini ombrosi e dimenticati”, piccolo alberello che si ricopre in autunno di fiori tardivi: le sue foglie sono così armoniose da permettere magnifiche costruzioni di ragnatele. Sembra, dice Fratus, che venisse coltivata lì dove genitori distratti si scordavano delle loro bambine. E loro, nell’attesa spasmodica di un ritorno, fanno amicizia con gli abitanti della peonia, talmente intristite da essere immuni das qualsiasi aracnofobia. Madremedaria, invece, germoglia solo sulle gobbe dei dromedari femmina. Fiorisce sopportando il clima desertico e produce alcuni semi che calmano la sete, è l’alleata numero uno dei carovanieri. Se poi in un intricato luogo boschivo si sentono dei rumnori strani, quello sarà senz’altro il topitiglio, o forse il più pulito cervoabete in amore. Basta farci un po di attenzione per riconoscerli – Arianna Di Genova
