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Una strana creatura, l’uomo:
brancola nel buio con occhi intelligenti.
Kodo Sawaki, yadonashi, il senza dimora
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POESIE ZEN
Dopo anni di esplorazioni, di tentativi, di radici inventate, ricercate, sezionate o tagliate, Tiziano Fratus ha iniziato un cammino lungo il sentiero buddista. Non tanto per appartenere ad una nuova famiglia, piuttosto per cercare e ricercare, per imparare e per dimenticare. Il tempio? Il bosco e il ruscello. Il Sangha o la comunità? i tronchi, le radici, le foglie, il canto degli uccelli. Budda e la Via? Il silenzio velato e sinfonico fra gli alberi. Il fermento delle stagioni attorno alle acque del lago. Così nascono alcuni brevi appunti, ricamati accanto al mormorio di un torrente.
Questi versi sono stati recentemente pubblicati nell’opera Sogni di un disegnatore di fiori di ciliegio (Aboca). Per festeggiare la Giornata Mondiale della Poesia (21 marzo) Tiziano Fratus ha inciso un breve oratorio di parole, silenzi e suoni dal titolo Budda nel bosco – ciclo di componimenti silvobuddisti [durata 6.43] – Buon ascolto.
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