Esemplari secolari di Quercus rubra nelle aree verdi della città
Finalmente posso iniziare a farmi un quadro preciso degli alberi monumentali presenti nel capoluogo lombardo. Tessendo le pagine del taccuino per cercatori di alberi che sto terminando inizio a presentare alcuni esiti. Le querce più grandi di Milano sono tre querce rosse americane, specie Quercus rubra, una specie che proviene dal Nord America, Stati Uniti orientali e Canada meridionale. Il più grande esemplare del mondo si trova nella cittadina di Ashford nello stato del Connecticut, ha otto metri di circonferenza del tronco. Diversi documenti e siti in Italia segnalano un’età massima di cento anni, contrariamente negli Stati Uniti ne sono state studiate almeno due che superano i tre secoli di vita, una di 430 anni e l’altra di 330 (arrotondo).
La più grande e sofferente di Milano si trova nei giardini pubblici Indro Montanelli, a pochi passi dal Museo di Storia Naturale e dal Planetario Hoepli. Circonferenza del tronco a petto d’uomo: 600 cm. Altezza: nove metri. E’ un albero malato, al fine del suo ciclo vitale, con ben sei stampelloni lignei che sostengono ciò che resta della sua architettura. Soltanto due anni orsono le stampelle erano la metà.
La più grande quercia di Milano per quanto concerne l’estensione della chioma è invece quella famosa di piazza XXIV Maggio, dico famosa perchè salì agli onori della cronaca per i tre bambini-manichino impiccati sui suoi inconsapevoli rami dal Cattelan, il 5 maggio 2004. E’ una quercia che tanti milanesi non vedono, presi dai pensieri, dai mille problemi e dal flusso del traffico che lì sotto transita furentemente. La misura del tronco è pari a 510 cm, altezza intorno ai venti metri, ma la chioma è più estesa che alta. Anche questo albero ha avuto bisogno di coadiuvatori: ben tre, metallici.
La terza si trova nell’ec Parco Trotter, vicino ad una chiesetta, recentemente alcune branche sono state mozzate, si sviluppa soprattutto in altezza, superando i venti metri di altezza. La circonferenza del tronco è di 450 cm.
Sull’età di questi tre alberi giace un po’ di confusione. Tempo fa avevo letto di una stima intorno ai trecento anni per la quercia dei giardini Montanelli, nota anche come quercia di Montale perchè pare che il poeta la andasse a trovare, di tanto in tanto. Un grande esemplare, con tronco maggiore di cinque metri di circonferenza, si trova nel parco di Villa Reale a Monza, o quantomeno si trovava ai tempi della campagna dedicata al censimento degli alberi monumentali promossa dal Corpo Forestale a metà degli anni Ottanta. A metà degli anni Novanta questa quercia rossa veniva ancora segnalata in Alberi monumentali d’Italia, Edizioni Abete. Il parco e la villa sono stati progettati a fine Settecento dal Piermarini, lo stesso architetto che ha disegnato il primo impianto dei giardini di Porta Venezia, quindi, ammesso che questa quercia sia stata messa a dimora in quel periodo si tratterebbe di un albero non più vecchio di 220 anni. E la stima della quercia milanese sarebbe corretta. Però i dubbi restano. Un articolo apparso recentemente sul Corriere della Sera data la quercia di piazza XXIV maggio al 1895; d’altro canto in L’architettura degli alberi, lo splendido longseller pubblicato da Mazzotta, si segnala che questa specie è stata importata in Italia nel corso del XIX secolo, il che ridurrebbe di molto l’età probabile delle tre querce urbane.









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