AL MASO LAITACHOF
I miei tre giorni di alberografie in Trentino Alto Adige si sono conclusi con la misurazione di molte sequoie della specie Sequoiadendron giganteum. Delle più alte e più grandi classificate nel vecchio elenco degli alberi monumentali redatto nel corso degli anni Ottanta dal Corpo Forestale dello Stato ne è rimasta soltanto una, che oggi ha assunto le dimensioni per essere considerata la maggiore della regione. La sequoia gigante che dominava il parco delle terme di Lavico è stata abbattuta nel 2008, dopo una ferita da fulmine; raggiungeva i 35 metri di altezza, i 760 cm di circonferenza del tronco a un metro, i nove metri alla base. Resta il tronco e una serie di scortecciature appaiate secondo il gusto – discutibile invero – di un artista americano. L’altro gigante si trovava a Villazzano, il villaggio soprano del comune di Trento, dominava da circa un secolo il paesaggio della zona centrale, sfiatando nel piccolo arboreto retrostante la Villa Principesco-Vescovile. Toccava i 43 metri di altezza. Anche in questo caso un fulmine la colpì, provocando un attacco fungino che la portò alla morte. Venne abbattuta agli inizi degli anni Novanta. Resta la base e un pezzo di tronco animata a statua, anche in questo caso dal gusto più che discutibile. D’altro canto siamo il paese dei poeti e degli artisti… che fare?!
La maggiore sequoia della regione svetta accanto all’abitazione del Maso Laitachof, in borgata Bucholz / Pochi a Salorno. La sua bella chioma intatta e folta e piramidale sfiora i 35 metri di altezza, mentre il tronco misura, a petto d’uomo, 868 cm di circonferenza. Sul tronco è applicato il marchio della provincia autonoma che lo definisce un Naturdenkmal, un Monumento naturale.
Ho individuato e misurato sequoie a Lavico Terme, Trento, Povo, Salorno, Cortaccia sulla Strada del Vino / Favogna di Sopra, Caldaro sulla Strada del Vino, Appiano, Malles Venosta.
Uno speciale dedicato a questo nuovo itinerario per cercatori di sequoie secolari in Trentino Alto Adige uscirà a giorni sulle pagine del quotidiano L’Adige (Trento), mentre un testo più articolato e dettagliato farà parte del futuro libro Il sussurro degli alberi. Piccolo miracolario per uomini radice, in cantiere per Ediciclo.
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