IL GIGANTE BICENTENARIO DEL PARCO REALE
Come ho già avuto modo di ribadire mille volte il Piemonte e il Nord-Ovest sono terra di grandi alberi. Uno dei più celebri e visitati è la Zelkova carpinifolia (o Olmo del Caucaso) dello splendido parco reale del castello di Racconigi, albero di due secoli messo a dimora a inizio del XIX secolo.
850 cm di circonferenza del tronco, trentacinque metri di altezza della chioma, una crescita che alla base si divarica in due tronchi che salgono a diapason, la branca alla vostra sinistra si sdoppia sinuosamente in due branche primarie. Il legno di questo albero è fra i più duri, la parola “zelkova” è armeno e significa “barra di roccia”, “pezzo di roccia”. La provenienza è l’area caucasica.
Fino a pochi anni fa contendena il primato di maggiore zelcova d’Italia ai grandi esemplari di Villa Zorze Rossetti a Latisana (Friuli Venezia Giulia) e del Parco Ducale di Colorno (parmense). La prima fu innestata su un olmo campestre preesistente probabilmente nel 1790, misurava (negli anni Ottanta) 36 m di altezza e aveva una circonferenza del tronco di 705 cm, la seconda quasi 645 del tronco e 34 m di altezza. Un olmo del Caucaso più giovane ma comunque monumentale veniva segnalato, negli elenchi del Corpo Forestale, nel parco di Villa Melzi, a Bellagio (comasco), 576 cm per (soli) 25 metri di altezza. Pochi anni fa l’esemplare di Latisana è caduto. Nota a parte: non mi risulta chiarissimo se siano tutte Zelcova carpinifolia, negli elenchi dei monumentali sono segnalate quali Zelkova crenata, nomenclatura della zelvoca del Giappone, parente stretta della carpinifolia ma specie distinta e di tutt’altra provenienza. Nell’ormai classico doppio volume delle Edizioni Abete Gli alberi monumentali d’Italia invece sono segnalate come carpinifolia.
La zelcova è stata importata in Europa da André Michaux nel 1782, il più vecchio esemplare dovrebbe essere quello presente ai Giardini reali Kew di Londra, uno dei cinque “leoni” ovvero dei cinque alberi monumentali più annosi. Altri documenti testimoniano l’arrivo nel 1760.
Il Parco Reale del castello di Racconigi è stato insignito, nel 2010, del premio di Più bel parco d’Italia, è un grande piacere constatare che fra i gadgets in vendita al bookshop esista un segnalibro che riproduce la zelcova bicentenaria. I visitatori che raggiungono Racconigi sono egualmente attratti dalle magnifiche stanze del castello, ammirato anche – fra i tanti – da Philippe Daverio, e dai viali e dai grandi alberi del parco, di cui è re indiscusso la zelcova.
La prossima visita a questo parco è prevista per domenica 3 giugno 2012, ritrovo all’ingresso del parco alle ore 16, visita guidata fino al monumento della natura e sosta alla Dacia Russa, qui si presenterà il volume Terre di Grandi Alberi che contiene un itinerario per cercatori di alberi dedicato proprio al Parco Reale. Quindi proseguimento della visita guidata. E’ vivamente consigliata la prenotazione: passeggiate@homoradix.com o tel. 320 36.21.630. Ai visitatori è richiesto il pagamento del biglietto d’ingresso e una quota agguntiva di 10 € a partecipante da versare al momento della passeggiata.
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